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JASMINE KEYS SI RACCONTA


. "Adoro il basket perchè è uno sport di squadra, l'unico che tende al cielo ed insegna dei valori validi.... sia fuori che dentro il campo. Lo sport è formativo, la pallacanestro crea delle belle persone nella vita quotidiana". Jasmine Keys è - indubbiamente - un esempio, una fuoriclasse, un punto di riferimento in tutto e per tutto: "Ho iniziato nel mio paese e, come dicono spesso gli altri, sono l'esempio che tutto è possibile. Mi sono sempre allenata e ora sto raccogliendo i miei risultati". Ala grande, classe 1997, la sua passione per la palla a spicchi è nata per caso: "A 6 anni ho provato diversi sport", incalza la cestista, "ma chi realmente mi ha fatto avvicinare alla palla a spicchi è stato il mio migliore amico, volevo solo stare con lui durante gli allenamenti! Non mi sono mai fatta influenzare in nessun modo, almeno dal mio punto di vista, da mio padre (giocatore di basket anche lui)". Jasmine ci parla della sua nuova esperienza: "Sicuramente l'essere arrivata a Schio non è il traguardo ma rappresenta il percorso che sto facendo da circa 7 anni, da quando ho iniziato a lavorare un po' più seriamente con la pallacanestro. Ho iniziato con i campionati senior a 14-15 anni ed essere la più piccola del gruppo mi ha sempre aiutata a crescere più velocemente. Ho avuto la fortuna di avere allenatori tosti ma che mi hanno insegnato e trasmesso tanto; finchè sei piccola e magari torni a casa da ogni allenamento piangendo non capisci il perchè lo fai, vorresti mollare tutto ed andare a divertirti fuori come fanno tutti.... ma ora capisco l'importanza di tutto ciò che ho fatto e non ho assolutamente finito di imparare". Pregi e difetti? "Mi hanno sempre detto che sono una giocatrice atipica, perchè non ho una specifica dimensione in campo. Questo mi piace perchè l'imprevedibile è ciò che fa più male alla difesa. Come difetti, a volte mi perdo in sciocchezze e commetto errori evitabili". Inevitabile un pensiero alla maglia azzurra: "Indossarla è un'emozione grande perchè in quei momenti rappresenti tutte le singole ragazzine che tifano per te, tutte le tue compagne di squadra e tutte le giocatrici che sognano quella maglia". La conclusione è degna della sua grandezza: "Il mio motto è vivi e lascia vivere, ma non mi dispiace nemmeno Bob Marley quando dice "Non aver paura del domani, perchè in fondo oggi è il giorno che ti faceva paura ieri". Enrico Ferranti. Foto realizzata da Daniele Furlanetto.

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